Riina, depositata la conversazione con LorussoToto' ironizza sulla strage di Chinnici
Roma- E' stata depositata agli atti del processo sulla trattativa Stato-mafia la conversazione intercettata tra il boss Totò Riina e il capomafia della Sacra Corona Unita Alberto Lorusso. Durante il dialogo tra i due, avvenuto il 16 novembre scorso, Riina minaccia il pm di Palermo Nino Di Matteo: "Questo pubblico ministero di questo processo che mi sta facendo uscire pazzo. E allora organizziamo questa cosa! Facciamola grossa e dico non ne parliamo più. Perchè Di Matteo non se ne va, gli hanno rinforzato la scorta. E allora se fosse possibile un'esecuzione come eravamo a quel tempo a Palermo con i militari". Il boss fa riferimento all'attentato, fallito, al funzionario di polizia Rino Germanà, sfuggito ad un commando di killer e prosegue ricordando invece la strage in cui fu ucciso il giudice Rocco Chinnici nel 1983: "Quello là saluta e se ne saliva nei palazzi. Ma che disgraziato sei, saluti e te ne sali nei palazzi. Minchia e poi è sceso, disgraziato, il Procuratore Generale di Palermo". "Per un paio di anni mi sono divertito. Minchia che gli ho combinato. Dobbiamo prendere un provvedimento per voialtri -riferendosi come se parlasse ai magistrati- uno che vi fa ballare la samba così che vi fa salire nei palazzi e vi fa scendere come vuole, come foste formiche". Poi, il criminale di Corleone conclude commentando duramente del boss latitante Matteo Messina Denaro: "A me dispiace dirlo, questo signor Messina Denaro, questo che fa il latitante, questo si sente di comandare, ma non si interessa di noi. Questo fa i pali della luce -riferendosi al business dell'energia eolica in cui Denaro è coinvolto- ci farebbe più figura se se la mettesse in c... la luce".
Sofia Mori 21/1/2014 Fonte
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